Descrizione
100% COTONE ORGANICO CERTIFICATO
Made in Italy
A metà degli anni ottanta la casa bavarese gareggiava nel DTM e in altri campionati turismo con la 635 CSi. Il pilota Volker Strycek alla guida di questa vettura vinse il titolo 1984, anno inaugurale del DTM; il successo non si ripeterà nelle due stagioni successive. La casa bavarese per recuperare competitività decise, anche sulla scia di quanto fatto in precedenza dal costruttore alla stella di Stoccarda con la 190 E 2.3-16 del 1983, di produrre una versione stradale della serie 3 E30 con soluzioni e accorgimenti sportivi rinominata M3, dalla quale sarebbe poi derivata una variante per le corse omologata con specifiche tecniche di Gruppo A.
Prendendo come base il 2 litri utilizzato in Formula 2, i tecnici della Motorsport ne modificarono la testata e la distribuzione, adottando per la prima volta su un modello della Serie 3 la configurazione a 4 valvole per cilindro. Inoltre il propulsore subì una profonda operazione di modifica, volta ad aumentarne la cilindrata.
Da queste premesse, alla fine del 1986, nasce la prima serie della M3. Presentata al Salone dell’automobile di Francoforte del 1985, la M3 si distingueva nettamente dal resto della gamma della Serie 3: oltre ad una carrozzeria rivista (spoiler, appendici aerodinamiche, grande alettone posteriore, parafanghi allargati, cofano bagagliaio e montante posteriore modificati) la M3 poteva contare su un nuovo motore 4 cilindri in linea 16 valvole di 2302 cm³ da 195 CV (143 kW) a 6750 giri/min nella versione catalizzata, da 200 CV in quella priva di catalizzatore. Anche l’impianto frenante (a 4 dischi autoventilati con ABS), le sospensioni, il cambio e l’assetto vennero adeguati per ottenere maggiori prestazioni e in prospettiva di un uso agonistico. La M3 così equipaggiata raggiungeva una velocità massima di 235 km/h, testimoniando il notevole lavoro svolto dalla Motorsport.
La prima prova su pista fu fissata solo nella primavera del 1986, presso il circuito del Mugello.
I tempi di consegna erano molto lunghi ed il prezzo era decisamente elevato, ma giustificato dall’elevata qualità costruttiva e dall’esuberanza del propulsore. Le prime consegne avvennero quindi nel 1987.
Già nel 1988 la M3 subì una profonda rivisitazione meccanica che fece incrementare la potenza massima a 215 CV (158 kW) ed assunse la denominazione di “Evolution” (detta anche “EVO2“). La velocità massima salì a 240 km/h. Altre modifiche che introdusse il modello Evolution furono le ruote di maggiori dimensioni (16 x 7,5 pollici), il lunotto posteriore e i finestrini laterali più sottili e leggeri, uno splitter anteriore più grande e uno spoiler posteriore supplementare.
Il 1989 fu l’anno caratterizzato dalle maggiori novità: da una parte venne lanciata la M3 Cabrio (limitata a 783 esemplari), equipaggiata però con l’unità da 200 CV delle prime M3. Con i suoi 228 km/h la M3 divenne una delle cabriolet di riferimento quanto a prestazioni. Alcune esigenze di omologazione della vettura nei campionati internazionali costrinsero la Casa bavarese a realizzare una serie limitata (600 esemplari in tutto) denominata M3 Sport Evolution (a volte indicato come “EVO3“), equipaggiata con una versione profondamente rivista del “normale” 2,3 litri della M3 “EVO2”. In questo caso raggiunse una cilindrata di 2.467 cm³ ed una potenza massima di 238 CV (175 kW) a 7.000 giri/min. I modelli Sport Evolution avevano una griglia del paraurti anteriori ampliata, uno splitter anteriore multi-posizione regolabile e un alettone posteriore più generoso; inoltre i condotti di raffreddamento dei freni furono installati al posto dei fendinebbia.
Nell’aprile 1989 vennero prodotte due edizioni limitate chiamate Ravaglia e Cecotto, entrambe dedicate agli omonimi piloti vincitori del DTM. La potenza del motore dotato di marmitta catalitica venne aumentata a 158 kW (215 CV). La produzione della Cecotto Edition avvenne in 480 esemplari. Il mercato svizzero, per soddisfare le normative vigenti sui limiti delle emissioni, produsse altri 80 esemplari con potenza ridotta a 155 kW (211 CV). La Ravaglia Edition venne prodotta in 25 unità.
La M3 prima serie è stata disponibile solo in versione coupé e cabriolet; non vi fu nessuna M3 con carrozzeria berlina a 4 porte.
Nel 1992, la M3 E30 fu tolta dalla produzione, poiché già da due anni era in produzione la Serie 3 E36 e i progetti per la realizzazione della nuova M3 erano già in fase avanzata.